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Rioni S. Eustachio e Pigna

Temi > Fontane
Le fontane di S.Eustachio e Pigna
Fontana della Rotonda
La fontana, detta anche del Pantheon, fu disegnata da Giacomo Della Porta e costruita nel 1575, durante il pontificato di Gregorio XIII Boncompagni ed è alimentata dall’Acqua Vergine. Della originale fontana oggi non rimane che l’elegante vasca mistilinea in marmo bigio africano realizzata da Leonardo Sormani. La fontana infatti assunse l’aspetto odierno nel 1711, durante il pontificato di Clemente XI Albani quando fu operato un rifacimento affidato a Filippo Barigioni, che si ispirò allo schema compositivo della berniniana Fontana dei Fiumi. E' costituita da una scogliera in travertino con quattro delfini angolari da cui svetta, su di un piedistallo, un obelisco proveniente dal tempio di Iside e Serapide di Domiziano, che fin dal XIV secolo si trovava davanti alla vicina chiesa di San Macuto. Ai lati sud e nord della base furono collocati gli stemmi araldici di papa Albani e quelli papali con tiara, chiavi e cornucopia. Una stella Albani in bronzo decora la sommità dell’obelisco.

Fontana di Scossacavalli
Progettata dal Maderno per volere di Paolo V Borghese fu realizzata nel 1614 e collocata nella Piazza Scossacavalli, sul percorso dell’odierna via della Conciliazione. Nel 1933, con la demolizione della spina di Borgo per l’apertura di Via della Conciliazione, la fontana venne smontata e depositata nei magazzini comunali; nel 1958 fu ricostruita, sostituendo qualche elemento, dinanzi alla facciata della chiesa di S. Andrea della Valle, nella piazza omonima.
Fontana dei Libri
La fontana fa parte del gruppo di dieci fontanelle artistiche destinate ad abbellire ed approvvigionare il centro storico della città. In una nicchia coronata da un arco su cui è la sigla S.P.Q.R, è raffigurata la testa di un cervo, simbolo del rione Sant’Eustachio. Al di sopra è il simbolo della famiglia Medici, proprietaria del Palazzo Madama situato di fronte alla fontana. L’acqua esce da due cannelle a forma di segnapagine, e da altre due inserite entro formelle circolari con ai lati due libri antichi per ciascun lato, che poggiano su mensole a ricordare la vicina Università della Sapienza.
Fontana delle Terme Alessandrine
La fontana è costituita da una grande vasca in granito egizio di Assuan, poggiata su una base al centro di un grande bacino. La vasca, di notevoli peso e dimensioni, fu rinvenuta nel 1985 durante gli scavi eseguiti nel cortile "della Palma", tra Palazzo Madama e Palazzo Carpegna; proviene dal complesso delle terme Neroniane, costruite da Nerone intorno al 62 d.C. e restaurate da Alessandro Severo nel 227, prendendo quindi il nome di Terme Alessandrine, localizzate sotto il palazzo del Senato. La vasca, che si presentava composta da otto frammenti, dopo il restauro fu trasferita nello slargo di Via degli Staderari; l’inaugurazione della fontana è avvenuta il 22 dicembre del 1987, in occasione del 40° anniversario della Costituzione Italiana.
Fontana della Pigna
È una delle dieci fontanelle rionali realizzate da Lombardi tra il 1925 e il 1927 e simboleggia il rione omonimo che fu così chiamato per via di una pigna in bronzo che qui si trovava e poi trasferita nel cortile della Pigna dei Palazzi Vaticani. La fontana è collocata nel piazzale davanti alla Chiesa di San Marco e ricorda proprio la precedente grande pigna antica ed è costituita da uno stelo al centro di un piccolo bacino, sul quale due corolle stilizzate sostengono una pigna; l'acqua sgorga da numerosi zampilli e va a cadere su più piani, fino a raggiungere due vaschette a terra, disegnate da lastre di travertino.
Fontana del Facchino
La fontana del Facchino, simbolo dell’Università degli “acquaroli”, era originariamente collocata sulla facciata di palazzo Grifoni su via del Corso, ma fu trasferita nel 1872 in via Lata, sulla facciata del palazzo De Carolis Simonetti. Rappresenta un acquaiolo con il tipico vestito cinquecentesco dei facchini, che sostiene un barilotto da cui fuoriesce l’acqua. L’opera, commissionata probabilmente dall’Università degli Acquaioli, è stata attribuita a Jacopino del Conte e realizzata forse durante il pontificato di Gregorio XIII . A partire dal XVII secolo il Facchino divenne una delle"statue parlanti" di Roma.
Fontana Sarcofago di via S. Stefano del Cacco
Si trova all’esterno della facciata posteriore di Palazzo Altieri ed è costituita da un sarcofago di epoca romana su cui sono raffigurati due putti alati che reggono un medaglione con testa di Gorgone; ai lati sono altri due putti alati; in basso, due scoiattoli che mangiano frutta uscita da due vasi rovesciati, un arco e una faretra. Il sarcofago è inserito in un prospetto architettonico in cui è lo stemma della famiglia Altieri e l’iscrizione nella quale si ricorda come la fontana, che si trovava all’interno del palazzo fin dalla metà del Seicento, venisse "trasferita dall’interno ad uso pubblico l’anno 1874".
© Sergio Natalizia - 2012-2014-2017
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