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Villa d'Este

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Villa d'Este
Ville di Tivoli
Villa d’Este, capolavoro del giardino italiano e inserita nella lista UNESCO del patrimonio mondiale, con l’impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte e giochi d’acqua costituisce un modello più volte emulato nei giardini europei del manierismo e del barocco. Costruita nel ’500 per il cardinale Ippolito II d’Este da Pirro Ligorio, attraverso la trasformazione di un preesistente convento benedettino, si estende per quattro ettari e comprende, oltre al palazzo residenziale, un giardino ornato da viali alberati e siepi, e da numerose fontane. Palazzo d'Este è caratterizzato da un'elegante facciata aperta dal cosiddetto Vialone, delimitato dalla Gran Loggia. Una scalinata porta ad un largo salone di rappresentanza e all’interno dei tre piani si sviluppano l’appartamento Nobile con le sue sale di rappresentanza e la cappella al piano terreno, quindi l'Appartamento Vecchio o Superiore e l'Appartamento Inferiore. Dalla loggia si può ammirare il panorama sulla valle tiburtina e la vista sul giardino, che digrada a terrazze simmetriche; mediante uno scalone si scende passando per la fontana del Bicchierone, forse opera di Bernini, al viale delle Cento fontane, fiancheggiato da circa cento fontane a forma di gigli, aquile, obelischi, barchette da cui fuoriesce, zampillando, acqua gorgogliante. La maggior parte delle fontane esterne possono essere considerate dei teatri d'acqua, come la fontana dell’Ovato di Pirro Ligorio, detta anche fontana di Tivoli in quanto ne rappresenta la cascata, i suoi monti e i tre fiumi, simboleggiati da statue. La fontana di Roma o Rometta, vuole rappresentare l’antica Roma con la riproduzione in miniatura di edifici e simboli. La fontana dei Draghi, posta al centro di due cordonate contrapposte a doppia rampa, deve il suo nome alla presenza di un gruppo di quattro draghi con le fauci aperte dalle quali fuoriescono alti zampilli. La grande fontana dell’Organo deve il suo nome al meccanismo ad acqua posto al suo interno e che ancora oggi genera motivi musicali udibili dai visitatori. Sicuramente la fontana più imponente è la Fontana di Nettuno nella quale, tra gli altissimi zampilli, attraverso il velo dell'acqua, si intravede il busto del dio Nettuno, che dà il nome alla fontana, la cui scenografia è completata dagli specchi d'acqua delle tre peschiere. Da non perdere anche la fontana della Civetta, quelle di Proserpina, di Pegaso e della Dea Natura.
L’insieme architettonico di giardino e fontane fanno di Villa d’Este un capolavoro del  "giardino all'italiana", tanto da essere considerato tra i più belli d'Europa.
© Sergio Natalizia - gennaio 2018
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