Fontana della Barcaccia
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Fontana della Barcaccia
piazza di Spagna - rione Campo Marzio
La fontana, alimentata dall’Acqua Vergine, è stata realizzata tra il 1626 e il 1629 da Pietro Bernini, coadiuvato dal figlio Gian Lorenzo che portò a termine i lavori alla morte del padre. La fontana ha la forma di un’imbarcazione con prua e poppa identiche, immersa in una piscina ovale. La tradizione vuole che per il progetto il Bernini si sia ispirato ad una vecchia barca trascinata dalla piena del Tevere nel 1598 fino ai piedi di Trinità de’ Monti. L'opera fu costruita al livello del suolo per compensare la poca pressione dell'acquedotto dell'Acqua Vergine che in quel punto era molto bassa. Sulla parte esterna della prua e della poppa sono due grandi stemmi di Urbano VIII con tre api, simbolo della famiglia Barberini; ai lati degli stemmi l’acqua esce da finte bocche di cannone. Nella parte interna vi sono invece due soli con volto umano, altro emblema dei Barberini, dalle cui bocche esce l’acqua, raccolta da volute che la incanalano verso l’esterno. Al centro, da una vasca, esce un altro grosso zampillo d’acqua. La fontana prende il nome dal tipo di imbarcazione usata nel Seicento per il trasporto delle botti di vino lungo il fiume detta appunto “barcaccia”.
La fontana, alimentata dall’Acqua Vergine, è stata realizzata tra il 1626 e il 1629 da Pietro Bernini, coadiuvato dal figlio Gian Lorenzo che portò a termine i lavori alla morte del padre. La fontana ha la forma di un’imbarcazione con prua e poppa identiche, immersa in una piscina ovale. La tradizione vuole che per il progetto il Bernini si sia ispirato ad una vecchia barca trascinata dalla piena del Tevere nel 1598 fino ai piedi di Trinità de’ Monti. L'opera fu costruita al livello del suolo per compensare la poca pressione dell'acquedotto dell'Acqua Vergine che in quel punto era molto bassa. Sulla parte esterna della prua e della poppa sono due grandi stemmi di Urbano VIII con tre api, simbolo della famiglia Barberini; ai lati degli stemmi l’acqua esce da finte bocche di cannone. Nella parte interna vi sono invece due soli con volto umano, altro emblema dei Barberini, dalle cui bocche esce l’acqua, raccolta da volute che la incanalano verso l’esterno. Al centro, da una vasca, esce un altro grosso zampillo d’acqua. La fontana prende il nome dal tipo di imbarcazione usata nel Seicento per il trasporto delle botti di vino lungo il fiume detta appunto “barcaccia”.
© Sergio Natalizia - 2014