Chiostro di Michelangelo
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Il Chiostro di Michelangelo
a Santa Maria degli Angeli
Uscendo dall'androne del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, si entra nel Chiostro della Certosa della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, che originariamente era parte delle Terme e che fu trasformata in Basilica cristiana da Michelangelo Buonarroti e dai suoi allievi.
il Chiostro di Michelangelo
Il chiostro è tradizionalmente attribuito a Michelangelo perché a lui fu affidato nel 1561 il compito di trasformare il frigidariurn delle Terme di Diocleziano nella chiesa, ma è più probabile che Michelangelo (morto nel 1564) abbia solamente proposto l’impianto e affidato i lavori ai suoi allievi, tanto più che i lavori iniziarono nel 1565 per concludersi all'inizio del 1600. Il primo piano del chiostro fu completato però solo nel 1676 e nel 1695 fu costruita la fontana che occupa il centro del giardino. Con i suoi 10.000 metri quadrati di superficie e i suoi bracci di 100 metri, scanditi ciascuno da 100 colonne monolitiche, il Chiostro di Michelangelo è uno dei più grandi d’Italia; lungo le ali, originariamente concepite come passaggi coperti della Certosa, sono oggi esposte sculture, sarcofagi, altari e basi di statue dell’età imperiale. Il chiostro è stato infatti usato fin dal 1889 per l'esposizione museale, anche se successivi trasferimenti di alcune sculture a Palazzo Massimo alle Terme e a Palazzo Altemps hanno modificato l'allestimento e nuove opere sono state collocate al loro posto. Altre statue sono all'interno del giardino, caratterizzato soprattutto dalle teste colossali di animali (non tutte antiche) provenienti dal Palazzo Valentini dove furono rinvenute nel 1586.
Il Chiostro piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli occupa quasi un terzo della grande piscina scoperta delle Terme; parte integrante del complesso della Certosa edificata sul monumento romano, rischiò all'inizio del Novecento la demolizione nell'ambito del progetto di recupero archeologico delle strutture delle Terme. Fino ai primi anni del duemila questa parte del complesso versava in un totale stato di abbandono ed era ridotta a deposito di materiali. Dopo una serie interventi di restauro, il piccolo Chiostro è stato nuovamente riaperto al pubblico nel 2014 e ospita una delle parti più prestigiose della collezione del Museo. Grazie ai restauri, è stato scoperto nel Chiostro rinascimentale un affresco inedito che rappresentante un Cristo morto sorretto da tre angeli, comunemente conosciuto come "Pietà degli Angeli", opera della seconda metà del XVI secolo, della scuola di Daniele da Volterra.
© Sergio Natalizia - 2015-2017