a S. Luca
Vetrina > Le radici: Guarcino
casa S. Luca
Un angolo di Guarcino assolutamente da scoprire è il monastero di San Luca. Situato a 700 metri, è immerso nel verde della Val Cosa, circondato da un bosco di betulle e lecci. La nascita di monasteri sorti a Guarcino nelle diverse epoche è stata sicuramente favorita dalla natura del luogo fatto di montagne, grotte, boschi ricchi di acque e pertanto condizioni idonee ad ospitare spiriti desiderosi di silenzio, spiritualità e preghiera. Tra i diversi monasteri di Guarcino quello di S. Luca fu di sicura obbedienza benedettina. Si tratta, di un vasto fabbricato a picco sul fiume Cosa, con ampio piazzale retrostante cinto da claustri scoperti, con una sorgente in mezzo ad un cortile che girava intorno al convento. La costruzione, è a pianta rettangolare ed è interamente edificata in pietra viva, con grossi massi per lo più squadrati, estratti dalle montagne circostanti. L’insieme è piuttosto massiccio, la chiesa è snellita da eleganti bifore e trifore; l’interno, ad unica navata, ha quella severa e mistica atmosfera, propria delle costruzioni religiose dell’alto medioevo. Il monastero ha conosciuto alterne vicende nel corso dei secoli. Nel XIII secolo passò dalla comunità maschile benedettina a quella femminile che ne fece un punto di riferimento spirituale e culturale di tutto il territorio circostante fino al XVIII secolo. Il declino iniziò nel periodo della Rivoluzione Francese: scontri, saccheggi e distruzioni portarono al degrado del monastero che alla fine si ridusse ad un insieme di ruderi. Nella seconda metà dell’ottocento la sua struttura fu addirittura utilizzata come cartiera, per finire successivamente in un completo abbandono. Un primo segnale di rinascita si ha nel 1947 quando si ebbe un parziale restauro del complesso, ma la svolta definitiva si deve tutta all’opera di don Umberto Terenzi e delle suore “Figlie della Madonna del Divino Amore”, ancora oggi custodi del luogo, che lo trasformarono nell’attuale casa di preghiera.
2014-2015-2016-2017