Mosaici absidali a Roma
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Mosaici absidali a Roma
Un particolare tesoro artistico di Roma è rappresentato dai mosaici absidali presenti nelle più antiche chiese cittadine. L'uso dei mosaici nell'abside si è diffuso soprattutto nelle basiliche proprio in quanto considerate il luogo privilegiato della rappresentazione del divino. La tecnica del mosaico ha permesso di “materializzarne” un attributo in particolare: la luce. Questa colpisce la superficie di tessere colorate, lapidee o in pasta vitrea, ricoperte di foglia d’oro o d’argento, rifrangendo e moltiplicando la luce naturale. In tal modo il soggetto della conca absidale costituisce subito l’elemento di massima visibilità all’interno dello spazio basilicale e concentra immediatamente l’attenzione del fedele mentre percorre la navata. Il binomio abside-mosaico divenne così inscindibile nella Roma medievale da ventare una produzione pressoché ininterrotta di decorazioni absidali dall’epoca tardo antica fino al XIII secolo.
Santa Pudenziana-Cristo in trono con gli Apostoli-IV secolo
Questo mosaico risale al 390 ed è quindi il più antico mosaico absidale di Roma. Vi è rappresentato Cristo in trono circondato dagli apostoli e da due donne che gli porgono una corona ciascuna: secondo alcuni sarebbero le sante Pudenziana e Prassede, figlie di Pudente, secondo altri rappresenterebbero la "Chiesa" e la "Sinagoga", cioè i templi dei cristiani e degli ebrei. Solo la figura del Cristo ha l'aureola e gli apostoli raffigurati sono solo dieci perché gli altri sono andati distrutti nel corso delle ristrutturazioni cinquecentesche.
Questo mosaico risale al 390 ed è quindi il più antico mosaico absidale di Roma. Vi è rappresentato Cristo in trono circondato dagli apostoli e da due donne che gli porgono una corona ciascuna: secondo alcuni sarebbero le sante Pudenziana e Prassede, figlie di Pudente, secondo altri rappresenterebbero la "Chiesa" e la "Sinagoga", cioè i templi dei cristiani e degli ebrei. Solo la figura del Cristo ha l'aureola e gli apostoli raffigurati sono solo dieci perché gli altri sono andati distrutti nel corso delle ristrutturazioni cinquecentesche.
San Lorenzo fuori le mura-Cristo in Maestà-VI secolo
La calotta absidale era ornata con magnifici mosaici: a testimoniarne la ricchezza oggi rimane soltanto la decorazione del grande arco trionfale che ad essa introduceva, ove compare Cristo in trono affiancato, sulla sinistra, dai santi Paolo, Stefano e Ippolito, e, a destra, dai Santi Pietro e Lorenzo, insieme a papa Pelagio II, in atto di offrire il modello della chiesa.
La calotta absidale era ornata con magnifici mosaici: a testimoniarne la ricchezza oggi rimane soltanto la decorazione del grande arco trionfale che ad essa introduceva, ove compare Cristo in trono affiancato, sulla sinistra, dai santi Paolo, Stefano e Ippolito, e, a destra, dai Santi Pietro e Lorenzo, insieme a papa Pelagio II, in atto di offrire il modello della chiesa.
Santi Cosma e Damiano-I Ss. Pietro e Paolo presentano al Salvatore i Ss. Cosma e Damiano-VI secolo
Il mosaico dell'abside, di epoca romano-bizantina raffigura il Cristo che scende sulla terra su un tappeto di nuvole nel momento del Giudizio Universale e ai suoi lati appaiono i santi Pietro, Paolo, Cosma, Damiano, Teodoro e papa Felice IV, committente del mosaico e dell’intera chiesa di cui tiene in mano il modellino. Nella fascia in basso l’Agnus Dei con i dodici agnelli, che simboleggiano Cristo e gli Apostoli.
San Teodoro al Palatino-Cristo con Apostoli e Martiri-VI secolo
Il mosaico raffigura il Cristo seduto su un orbe rappresentante i cieli, affiancato da Pietro e Paolo e dai martiri Teodoro e Cleonico: Cristo indossa una veste nera con laticlavi d'oro, simboli di un elevato status nella società romana.
Santo Stefano Rotondo-Ss. Primo e Feliciano-VII secolo
Il mosaico mostra un prato paradisiaco con al centro, su uno sfondo dorato, una grande croce finemente decorata con pietre preziose, simbolo della speranza di Salvezza. Sopra la Croce vi è il Cristo beneficente e ai fianchi sono rappresentati i due martiri Primo e Feliciano vestiti da alti funzionari come testimoni della Redenzione.
Sant'Agnese-S. Agnese e i papi Simmaco ed Onorio-VII secolo
Il mosaico raffigura S. Agnese, la quale ha ai piedi le fiamme e la spada del martirio, affiancata dai papi Simmaco e Onorio, quest'ultimo che reca in mano il modellino della chiesa. Al vertice del catino absidale è raffigurato l’empireo stellato, dal quale sporge la mano divina che regge una corona sul capo della santa. Al di sotto della decorazione si trova una lunga iscrizione dedicatoria di Onorio I con lettere oro su fondo azzurro.
Il mosaico raffigura S. Agnese, la quale ha ai piedi le fiamme e la spada del martirio, affiancata dai papi Simmaco e Onorio, quest'ultimo che reca in mano il modellino della chiesa. Al vertice del catino absidale è raffigurato l’empireo stellato, dal quale sporge la mano divina che regge una corona sul capo della santa. Al di sotto della decorazione si trova una lunga iscrizione dedicatoria di Onorio I con lettere oro su fondo azzurro.
Santi Nereo e Achilleo-Trasfigurazione, Annunciazione e Theotokos-IX secolo
Il tema centrale del mosaico è la trasfigurazione sul Tabor: Gesù tra Mose ed Elia ed i tre apostoli Pietro Giovanni e Giacomo che prostrati a terra davanti allo splendore della Trasfigurazione. A sinistra il mistero dell’Annunciazione, sulla destra il mistero della Divina Maternità (la Theotokos).
Il tema centrale del mosaico è la trasfigurazione sul Tabor: Gesù tra Mose ed Elia ed i tre apostoli Pietro Giovanni e Giacomo che prostrati a terra davanti allo splendore della Trasfigurazione. A sinistra il mistero dell’Annunciazione, sulla destra il mistero della Divina Maternità (la Theotokos).
Santa Prassede-Il ritorno di Cristo alla fine dei tempi-IX secolo
L'iconografia del catino absidale è suddivisa in due parti: nella parte superiore, al centro dell’abside è la figura di Gesù con ai lati Papa Pasquale I, con il modellino della chiesa in mano e la testa avvolta dal nimbo quadrato a significare che al momento era in vita, seguono Santa Prassede e San Paolo; dall’altro lato San Pietro, Santa Pudenziana e un diacono. Nella parte inferiore del mosaico absidale vi sono tredici agnelli che rappresentano il Cristo e i dodici apostoli.
Santa Maria in Domnica-Vergine con il Bambino seduta in trono-IX secolo
Il mosaico absidale, raffigura la Beata Vergine Maria che, seduta in trono, è in procinto di consegnare Gesù bambino e benedicente ai fedeli. Ai suoi piedi, con lo sguardo rivolto verso il popolo, Pasquale I, raffigurato con il nimbo quadrato ad indicare che era vivente durante la composizione del mosaico, sembra consegnare ai fedeli la Vergine e, tramite Lei, Gesù. Le schiere angeliche fanno da corona a questa scena.
Santa Cecilia in Trastevere-Gesù benedicente, Santi e papa Pasquale I-IX secolo
Il catino absidale venne decorato nell’epoca d’oro dei mosaici a Roma, il IX secolo, sotto il pontefice Pasquale I. Sono raffigurati il Cristo Redentore con ai lati i Santi Paolo, Cecilia e Pasquale I e i Santi Pietro, Agata e Valeriano. Il pontefice presenta il modellino della chiesa a Gesù ed è caratterizzato dal nimbo quadrato, prerogativa dei viventi.
Il catino absidale venne decorato nell’epoca d’oro dei mosaici a Roma, il IX secolo, sotto il pontefice Pasquale I. Sono raffigurati il Cristo Redentore con ai lati i Santi Paolo, Cecilia e Pasquale I e i Santi Pietro, Agata e Valeriano. Il pontefice presenta il modellino della chiesa a Gesù ed è caratterizzato dal nimbo quadrato, prerogativa dei viventi.
San Marco Evangelista-Cristo, Santi e papa Gregorio IV-IX secolo
Al centro del mosaico è il Cristo benedicente che regge un libro dove si legge “Ego sum lux, ego sum vita, ego sum resurrectio”. Alla sinistra del Cristo sono: S. Felicissimo, S. Marco Evangelista che presenta papa Gregorio IV con in mano il modello della chiesa da lui ricostruita e con il capo racchiuso in un nimbo quadrato come si usava per effigiare i viventi. Alla destra sono: S. Marco papa, S. Agapito martire, S. Agnese vergine e martire. Sopra la testa del Cristo si vede la mano dell’Eterno Padre che regge una corona.
San Clemente-Trionfo della Croce-XII secolo
Sull’arco in alto il Redentore tra i simboli degli Evangelisti, a destra san Pietro e san Clemente, Geremia, la città di Gerusalemme; a sinistra san Paolo e san Lorenzo (con i piedi sulla graticola), Isaia e la città di Betlemme. Nel catino dell’abside la Mano del Padre protende la corona del trionfo sulla Croce con le dodici colombe (gli Apostoli); ai lati Maria e san Giovanni. Dai piedi della croce un motivo a girali si diparte da un cespo di foglie di acanto, sviluppandosi in tutto il fondo e comprendendo le figure dei dottori della Chiesa e altre figure. Nell’orlo inferiore del mosaico l’Agnus Dei con le dodici pecore che rappresentano gli Apostoli.
Sull’arco in alto il Redentore tra i simboli degli Evangelisti, a destra san Pietro e san Clemente, Geremia, la città di Gerusalemme; a sinistra san Paolo e san Lorenzo (con i piedi sulla graticola), Isaia e la città di Betlemme. Nel catino dell’abside la Mano del Padre protende la corona del trionfo sulla Croce con le dodici colombe (gli Apostoli); ai lati Maria e san Giovanni. Dai piedi della croce un motivo a girali si diparte da un cespo di foglie di acanto, sviluppandosi in tutto il fondo e comprendendo le figure dei dottori della Chiesa e altre figure. Nell’orlo inferiore del mosaico l’Agnus Dei con le dodici pecore che rappresentano gli Apostoli.
Santa Maria Nova-Madonna con Bambino in trono e Santi-XII secolo
Realizzato al tempo di papa Alessandro III (1159-1181), rappresenta la Vergine in trono col Bambino; ai due lati, entro una struttura ad archi in mattoni dorati, gli apostoli Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni.
Realizzato al tempo di papa Alessandro III (1159-1181), rappresenta la Vergine in trono col Bambino; ai due lati, entro una struttura ad archi in mattoni dorati, gli apostoli Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni.
Santa Maria in Trastevere-Cristo e la Vergine in trono e Santi-XII secolo
La decorazione musiva della basilica comprende due diverse fasi: la prima del XII secolo, a cui appartiene la scena di Gesù e la Vergine-Ecclesia, legati in un abbraccio e seduti sullo stesso trono. Più in basso invece le sei scene eseguite dal Cavallini un secolo e mezzo dopo e raffiguranti le Storie della Vergine.
La decorazione musiva della basilica comprende due diverse fasi: la prima del XII secolo, a cui appartiene la scena di Gesù e la Vergine-Ecclesia, legati in un abbraccio e seduti sullo stesso trono. Più in basso invece le sei scene eseguite dal Cavallini un secolo e mezzo dopo e raffiguranti le Storie della Vergine.
San Paolo fuori le mura-Cristo in trono-XIII secolo
L'insieme del mosaico è dominato dalla figura del Redentore assiso in trono con il libro dei Vangeli aperto nella mano sinistra ed in atto di benedire. Ai suoi lati, vi sono i santi Pietro e Paolo alla sua destra, affiancati dalle figure dei santi Andrea apostolo e Luca evangelista, della medesima grandezza dei primi. Ai piedi del trono, è raffigurato Onorio III in abiti pontificali che rende omaggio a Cristo. Nella fascia inferiore vi è al centro la Croce, affiancata da due angeli e ai due lati, alternati da palme, appaiono dieci dei dodici apostoli.
San Giovanni in Laterano-Croce Mistica tra la Vergine, il Battista e Santi-XIII secolo
È uno dei capolavori del duecento romano, ma venne completamente rimontato nell’ambito del rifacimento dell’abside di fine ‘800 e pesantemente restaurato. La raffigurazione presenta Cristo e angeli, Croce gemmata, la Gerusalemme celeste, i santi Giovanni, Andrea, Antonio da Padova, Francesco d’Assisi, la Vergine con il papa committente Niccolò IV e i santi Pietro e Paolo.
È uno dei capolavori del duecento romano, ma venne completamente rimontato nell’ambito del rifacimento dell’abside di fine ‘800 e pesantemente restaurato. La raffigurazione presenta Cristo e angeli, Croce gemmata, la Gerusalemme celeste, i santi Giovanni, Andrea, Antonio da Padova, Francesco d’Assisi, la Vergine con il papa committente Niccolò IV e i santi Pietro e Paolo.
Santa Maria Maggiore-Incoronazione e storie della Vergine-XIII secolo
Il catino absidale è diviso in due parti. Nella conca il grande tondo con Gesù che incorona la Vergine: i due appaiono seduti su un ricco trono e ai loro piedi il sole e la luna, cori di angeli, santi e Niccolò IV e il cardinal nepote, Giacomo Colonna. In basso Annunciazione, Natività, Adorazione dei Magi, Presentazione al Tempio e, al centro, Morte della Vergine.
Il catino absidale è diviso in due parti. Nella conca il grande tondo con Gesù che incorona la Vergine: i due appaiono seduti su un ricco trono e ai loro piedi il sole e la luna, cori di angeli, santi e Niccolò IV e il cardinal nepote, Giacomo Colonna. In basso Annunciazione, Natività, Adorazione dei Magi, Presentazione al Tempio e, al centro, Morte della Vergine.
Sergio Natalizia - 2015