piazza del Campidoglio
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piazza del Campidoglio
Questa piazza è il simbolo della Roma rinascimentale ma anche la prima di Roma moderna, creata su progetto di Michelangelo. II disegno architettonico di piazza del Campidoglio che si offre a chi sale dalla Cordonata è il frutto del geniale progetto michelangiolesco, ma rappresenta anche l'esito di una storia millenaria che ha individuato nel colle capitolino il centro religioso e politico della città.
il Campidoglio nella storia
Il Campidoglio è' il più basso dei sette colli di Roma, ma anche il più augusto, perché fu l'acropoli e centro religioso della città antica, rimanendo sempre il cuore e la sede del governo cittadino anche durante i c.d. “secoli bui”. Consta di due sommità ancora distinguibili (Arx e Capitolium) separate dalla depressione (Asylum) corrispondente all'attuale Piazza del Campidoglio. L'Arx, sulla parte settentrionale, era la vera rocca, e vi sorgevano il Tempio di Giunone e il Tempio della Virtus, ora occupata dalla chiesa di Santa Maria in Ara Coeli. Il Capitolium propriamente detto, la parte meridionale, ove si innalzava il Tempio di Giove Ottimo Massimo Capitolino, è ora occupata dal braccio nuovo del Palazzo dei Conservatori. Fra le due sommità fu costruito il Tabularium, sul quale fu eretto il Palazzo Senatorio. Esso divenne il simbolo della civiltà romana, replicato in tutte le nuove città fondate da Roma. A partire dal VI secolo si ebbe la progressiva decadenza e spoliazione del Campidoglio tanto che ormai tra i ruderi pascolavano le capre e il colle venne chiamato Monte Caprino. Eppure per tutto il Medioevo rimase la sede del Senato romano: qui vi venivano incoronati i poeti e gli imperatori vi salivano per veder legittimato il loro potere. La convivenza tra le istituzioni comunali e il papato non fu sempre pacifica, ma per tutto il medioevo sancì la distinzione tra Campidoglio come luogo della memoria e Vaticano come luogo del potere pontificio. Nel 1471 questa funzione del Campidoglio venne nobilitata dalla donazione di Sisto IV al Popolo Romano di grandi bronzi, tra cui la Lupa Capitolina e il ritratto di Costantino fino ad allora conservati nel Laterano, decretando l'istituzione del più antico museo pubblico del mondo. E’ sostanzialmente questo l'aspetto del colle Capitolino quando, nel 1537, papa Paolo III Farnese fece trasferire al centro della "platea" capitolina l'antica statua equestre di Marco Aurelio, affidando a Michelangelo Buonarroti l'incarico di predisporre un nuovo basamento per la scultura e la realizzazione di una piazza monumentale che resuscitasse gli antichi fasti. La sistemazione del gruppo bronzeo di Marco Aurelio portò alla definizione del progetto michelangiolesco della Piazza del Campidoglio, conferendo unità architettonica al difforme complesso degli edifici capitolini. La scenografica soluzione dell'artista fu una terrazza trapezoidale, non di grandi dimensioni, ma grandiosa e armoniosa per l'impianto architettonico, la giustezza delle proporzioni e la coerenza stilistica, da cui si domina il passato, il Foro Romano, e il presente, la città moderna, gravitante sulla statua equestre di Marco Aurelio, con il Palazzo Senatorio sullo sfondo, con una scala frontale a due rampe ed i Palazzi Conservatori e Nuovo, oggi sede dei Musei Capitolini, ai lati. Al progetto di Michelangelo si deve pure la Cordonata che sale alla piazza e la Balaustra, ambedue impreziosite da statue antiche.
I lavori per la sua realizzazione, iniziati intorno al 1540, proseguirono per più di un secolo con l'intervento successivo degli architetti Giacomo della Porta, Girolamo e Carlo Rainaldi. I due palazzi preesistenti, sedi delle magistrature cittadine, il Palazzo Senatorio e il Palazzo dei Conservatori, pur mantenendo consistenti testimonianze della struttura originale, furono rivestiti da una nuova facciata, caratterizzata da elementi architettonici comuni: un ordine gigante di paraste corinzie, con una trabeazione rettilinea e balaustre coronate da statue antiche. La realizzazione della monumentale cordonata di accesso progettata da Michelangelo, i cui lavori iniziarono nel 1561, segnò il definitivo ribaltamento di prospettiva della piazza verso la città rinascimentale. Il suo asse prospettico è studiato in relazione a questo nuovo accesso. La piazza è racchiusa da tre edifici monumentali: Palazzo Senatorio sul fondo con la scalinata michelangiolesca ornata di sculture, Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo come quinte simmetriche, leggermente divergenti a formare uno spazio trapezoidale. Nell'apparato decorativo della piazza trovarono definitiva collocazione le monumentali sculture antiche già presenti in Campidoglio. Con la costruzione di Palazzo Nuovo, realizzato tra il 1603 e il 1674, il progetto michelangiolesco poté dirsi compiuto. L’ultimo elemento che mancava al completamento del progetto michelangiolesco, il disegno pavimentale stellato, venne realizzato solo nel 1940. La realizzazione della nuova pavimentazione chiuse il capitolo della definizione di uno spazio architettonico pienamente coerente e "perfetto" che aveva richiesto secoli di elaborazioni e aggiustamenti. In questo senso il Campidoglio rappresenta un complesso museale di straordinaria valenza storica e culturale: ne fanno organicamente e armonicamente parte la piazza, i palazzi, le collezioni archeologiche e storico-artistiche e i principali monumenti antichi.
la Cordonata e la Balaustra
Risalgono le pendici del colle la scalinata di Santa Maria in Aracoeli e la monumentale Cordonata, ideata da Michelangelo e modificata da Giacomo della Porta, che portano sulla Piazza del Campidoglio. Dal centro della Piazza del Campidoglio partono le misure Chilometriche delle strade Consolari.
La Cordonata è ornata da diverse opere scultoree: oltre alle statue dei due leoni poste alla base, verso la metà della salita si trova, sullo spiazzo erboso tra la Cordonata stessa e la scalinata dell’Aracoeli, la statua di Cola di Rienzo; in cima si trovano le statue dei dioscuri Castore e Polluce, provenienti da un tempio dei Dioscuri nel Circo Flaminio e due trofei di armi marmorei, detti I Trofei di Mario, provenienti dal ninfeo di Alessandro Severo di piazza Vittorio Emanuele II. Accanto ai Trofei sono collocati la statua di Costantino sulla destra e di suo figlio Costantino II sulla sinistra, rinvenute nelle Terme di Costantino; mentre alle estremità sono situate due colonne miliari della via Appia, quella del I miglio alla destra e del VII miglio alla sinistra.
La Cordonata è ornata da diverse opere scultoree: oltre alle statue dei due leoni poste alla base, verso la metà della salita si trova, sullo spiazzo erboso tra la Cordonata stessa e la scalinata dell’Aracoeli, la statua di Cola di Rienzo; in cima si trovano le statue dei dioscuri Castore e Polluce, provenienti da un tempio dei Dioscuri nel Circo Flaminio e due trofei di armi marmorei, detti I Trofei di Mario, provenienti dal ninfeo di Alessandro Severo di piazza Vittorio Emanuele II. Accanto ai Trofei sono collocati la statua di Costantino sulla destra e di suo figlio Costantino II sulla sinistra, rinvenute nelle Terme di Costantino; mentre alle estremità sono situate due colonne miliari della via Appia, quella del I miglio alla destra e del VII miglio alla sinistra.
la statua di Marco Aurelio
Nel centro della piazza si trova la statua equestre di Marco Aurelio, stupendo esempio di statua imperiale equestre ed uno dei pochissimi bronzi antichi scampati alla distruzione o alla fusione, forse perché si credeva rappresentasse Costantino, primo imperatore cristiano. Fu trasportata nella piazza del Campidoglio dalla piazza del Laterano per volere di Paolo III, nel 1538, e posta sopra un elegante piedistallo disegnato da Michelangelo. Nel 1981 la statua, attaccata dalla corrosione dell'inquinamento, è stata rimossa e affidata all'Istituto Centrale per il Restauro. Oggi, ritrovato l’originale splendore, può essere ammirata all’interno dei Musei Capitolini; sul piedistallo, nella piazza, è stata posta una copia.
il palazzo Senatorio
Costruito tra la metà del XII secolo e l'ultimo quarto del XIII secolo sulle rovine dell'antico Tabularium, fu sede dal 1144 del Comune di Roma. La facciata principale del palazzo duecentesco si apriva verso la futura piazza del Campidoglio con una serie di loggiati con archi a tutto sesto disposti su tre livelli. Nel corso del Trecento il palazzo divenne praticamente una fortezza; molte arcate dei loggiati furono tamponate e torri-contrafforte costruite da Bonifacio IX, poi da Martino V (1427 circa) e Niccolò V (1451), rinforzarono i fianchi dell’edificio dominato da una torre merlata quattrocentesca. Michelangelo, tra il 1542 e il 1554, ne progettò l’accesso con la monumentale scalinata a doppia rampa ornata dalle due colossali statue del Nilo e del Tevere, con al centro la statua-fontana della dea Roma. Alcuni suoi progetti per la facciata furono più tardi ripresi dall'architetto Giacomo della Porta, che la realizzò e completò solo nell'ultimo decennio del Cinquecento. L'antica torre quattrocentesca fu sostituita dalla grandiosa torre campanaria realizzata dall'architetto Martino Longhi il Vecchio tra il 1578 e il 1582.
il palazzo dei Conservatori
La costruzione del Palazzo dei Conservatori, sede della magistratura elettiva che aveva il compito di amministrare la città, risale alla metà del 1400. L'edificio era caratterizzato nel suo aspetto originario da un porticato al piano terra e da finestre a croce guelfa al piano nobile, oltre che da una fila di finestrelle nel mezzanino. Michelangelo ne ridisegnò la facciata scandendola con paraste giganti di ordine corinzio su alti piedistalli, fiancheggiate da colonne nel portico del pianterreno; come nel Palazzo Senatorio una balaustra con statue concludeva in alto l'edificio.
il palazzo Nuovo
II palazzo posto a sinistra della piazza capitolina fu denominato "Nuovo" perché edificato più tardi rispetto al Palazzo Senatorio e al Palazzo dei Conservatori. Inserito fin dall'inizio nel generale progetto di Michelangelo Buonarroti, fu costruito dopo la morte di questo e completato in più fasi, nell'arco di quasi due secoli. I lavori di Palazzo Nuovo iniziarono infatti solo nella prima metà del XVII secolo, sotto la direzione di Girolamo Rainaldi e del figlio Carlo. Il suo orientamento obliquo, che riprende quello del contrapposto Palazzo dei Conservatori, era già segnato in precedenza da un grande muro di contenimento dell'altura di S. Maria in Aracoeli, al centro del quale era stata posta la fontana con la statua del "Marforio", poi sistemata nel cortile del Museo Capitolino.
Bibliografia:
A. Ravaglioli - Le grandi piazze di Roma
A. Manodori - Il Rione Campitelli
C. Rendina, D. Paradisi - Le Strade di Roma;
G. Di Benedetto - Il Campidoglio: la rocca del Comune
www.comune.roma.it
www.laboratorioroma.it
A. Ravaglioli - Le grandi piazze di Roma
A. Manodori - Il Rione Campitelli
C. Rendina, D. Paradisi - Le Strade di Roma;
G. Di Benedetto - Il Campidoglio: la rocca del Comune
www.comune.roma.it
www.laboratorioroma.it
© Sergio Natalizia - 2016