Abbazia di Fossanova
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Abbazia di Fossanova
Monumento di architettura gotico-cistercense, l'Abbazia fu fondata dai Benedettini nel sec. IX, e concessa intorno al 1134 da Innocenzo II ai Cistercensi, per opera di monaci venuti dalla casa madre di Clairvaux. I cistercensi provvidero innanzitutto a risanare l’area paludosa, tramite l’escavazione di un “nuovo fosso”, da cui derivò il toponimo “Fossanova”, allo scopo di regolare il livello delle acque dell’Amaseno. L’opera di costruzione della chiesa, iniziata nel 1187 e consacrata nel 1208, fu dedicata alla Vergine Maria e al martire Santo Stefano: ha una facciata semplice, rafforzata ai lati da pilastri e coronata da frontoni, con tracce di un portico e un portale dalla ricca decorazione cosmatesca nell'architrave e nella lunetta che ha forma di mezza rosa; al di sopra si apre un grande rosone. L’interno si presenta in forme semplici e austere: è a tre navate divise da 14 pilastri tra i quali si aprono archi gotici e le campate rettangolari hanno volte a crociera senza costoloni; il transetto è a una navata con campate anch'esse rettangolari; il coro, illuminato da un rosone, è fiancheggiato da cappelle, dove si conservano resti di affreschi trecenteschi e quattrocenteschi.
L'ingresso al Monastero è sulla destra della chiesa; un portale, conduce al Chiostro, a pianta rettangolare, romanico su tre lati, gotico nel quarto. All’altezza di un'edicola, si accede al Refettorio, sala rettangolare con alto tetto a travature scoperte sostenute da 5 grandi arconi trasversali gotici poggianti su pilastri pensili. Nello stesso lato del chiostro, si apre la Sala capitolare, divisa da due pilastri a pianta cruciforme. con sovrastanti i dormitori dei monaci, il refettorio, la cucina e i dormitori dei conversi. Al piano superiore si trova la camera, ora trasformata in cappella, nella quale il 9 marzo 1274 si spense S. Tommaso d'Aquino. Completano l'insieme la casa dei pellegrini, il cimitero e l'infermeria. Gli edifici del complesso monumentale sono recintati così da apparire come un borgo, arricchito dai resti di una villa romana del I secolo a.C., visibili di fronte alla chiesa.
© Sergio Natalizia - agosto 2016