a spasso nella Suburra
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a spasso nella Suburra
La Suburra, il cui nome ha la stessa origine del termine latino suburbium (cioè sottostante alla città, al di fuori dell’urbs, ossia del primitivo stanziamento patrizio sul Palatino), costituiva la parte più popolare di Roma antica: un dedalo di viuzze, botteghe, mercati, catapecchie e insulae, i palazzi a più piani con appartamenti d’affitto. E' la zona più autentica e popolare dell'Urbe, il luogo delle contraddizioni sociali e umane della capitale dell' Impero, affollatissima, sporca, rumorosa e soprattutto pericolosa, . Nella Suburra si trovavano infatti i bordelli più malfamati, le bettole e le locande più insicure, e secondo la tradizione, vi si recava Nerone travestito per saggiare gli umori del popolo, e Messalina, in incognito, alla ricerca di trasgressione. Sulle rovine della Suburra sorsero nel Medioevo case e torri di famiglie aristocratiche, alcune delle quali tuttora conservate, come la Torre dei Conti e la Torre del Grillo. Il tessuto urbano del quartiere, che oggi fa parte del rione Monti, fu tuttavia pesantemente manomesso con l'apertura di via Cavour e di via degli Annibaldi alla fine del XIX secolo, mentre le demolizioni degli anni trenta del XX secolo per la costruzione della via dell'Impero (oggi Via dei Fori Imperiali) cancellarono tutta l'edilizia civile e religiosa che dal rinascimento in poi s'era installata sui Fori. Stretta tra i grandi sventramenti e i rinnovamenti di Roma capitale, la zona è riuscita tuttavia a conservare la propria secolare impostazione urbanistica e una connotazione popolare, divenendo, al contempo, anche uno dei luoghi più innovativi della città, fervido di iniziative culturali, botteghe artigiane, locali e gallerie d'arte.
© Sergio Natalizia - 2015